Tutti conosciamo i tradizionali mezzi di comunicazione: televisione, riviste, afflissioni, radio, cinema, la stessa confezione dei prodotti.
Effettivamente, però, il futuro della pubblicità è online: gli inserzionisti fanno a gara per pubblicizzare i loro prodotti sul Web e gli operatori del Web fanno a gara per guadagnarsi la loro fiducia creando sistemi sempre più complessi per aiutare le aziende a centrare il bersaglio.
La struttura ipertestuale dei siti Internet permette alle aziende di creare contenuti comunicativi attraenti e allo stesso tempo informativi e completi. Gli strumenti a disposizione sono molteplici e sempre in continua evoluzione; di seguito quelli più utilizzati:
I banner sono gli strumenti pubblicitari più utilizzati della rete, hanno dimensioni variabili e grafiche piuttosto semplici,
ma hanno il pregio di essere poco costosi. Tuttavia la loro efficacia è in costante diminuzione.
Generalmente i banner si presentano come una striscia orizzonatale o verticale posizionata ai margini di una pagina web.
E' importante che nel banner sia presente il logo o l'immagine aziendale , il nome del prodotto reclamizzato.
Lo scopo dei banner è reindirizzare potenziali consumatori sul sito dell'azienda (click through) o mantenere constante il ricordo del marchio (brand awareness).
I rich media sono quei molesti video che vengono collocati tra spot e banner. Costringono l'utente a guardare il video per qualche secondo aumentandone l'attenzione ma, anche
creando fastidio e snaturando il rapporto con l'azienda.
Advergame (advertising+game) mostra le pratiche di consumo di un proprio servizio online che è messo
a disposizione del cliente per pochi minuti gratuitamente.
Mailing list, newsletter, forum e chat sfruttano essenzialmente argomenti di comune interesse, riuscendo quindi a raggiungere meglio il
target. Questi tipi di mezzi di pubblicità tendono a perfezionare la comunicazione con il cliente che acquisisce nuove capacità e nuovi poteri contrattuali.
I social sono visitati ogni giorno da milioni di persone, che molto spesso inconsapevolemte forniscono informazioni sulle loro preferenze, abitudini o stili di vita.
Da qui il valore strategico di questi dati e di chi li può controllare, vale a dire i gestori del social network, che opportunamente li trattano e li utilizzano per vendere spazi pubblicitari.
Un tempo i siti web aziendali erano chiamati siti vetrina, oggigiorno appaiono ben diversi. Nonostante i costi siamo contenuti permettono di offrire opportunità di
marketing avanzato. Per rendere il sito più interessante al consumatore spesso si utilizzano strategie di personalizzazione dei contenuti.
Molti siti "ospitano" nelle loro pagine insersioni pubblicitarie a pagamento, questo rappresneta una delle forme più attuali di pagamento.
Troviamo due soggetti il publisher (che pubblica) e il payer (che chiede la pubblicazione a pagamento). Il publisher può essere pagato a click o a transazione avvenuta.
