La vita è bella


Regista: Roberto Benigni
Genere: Commedia, Drammatico
Anno: 1997
Paese di produzione: Italia
Durata: 110 min
Distribuzione: Cecchi Gori Distribuzione.

- INDICE -
TRAMA LA VITA È BELLA
PERCHE' SI INTITOLA LA VITA E' BELLA
CURIOSITÀ SU LA VITA E' BELLA


TRAMA LA VITA È BELLA

La vita è bella racconta la storia dell’ebreo Guido Orefici che s’innamora della maestra elementare Dora negli anni del fascismo. I due si sposano e nasce Giosué. Ma con le leggi razziali emanate da Mussolini, la famiglia viene deportata in un campo di concentramento e separata. Per risparmiare il più possibile al figlio gli orrori di quel luogo, Guido s’inventa un mondo di fantasia incredibile.
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PERCHE' SI INTITOLA LA VITA E' BELLA

Per il ventennale del film è uscito un dvd con molti contenuti extra. Tra questi c’è anche la spiegazione del titolo. Cambiato in corso d’opera da Buongiorno, principessa. Lo spiega lo stesso Benigni nell’intervista concessa per l’occasione. «Avevamo finito la sceneggiatura. Con Vincenzo Cerami ci mettemmo a cercare un titolo ottimistico, a contrasto con una storia di lager e nazismo. Lui disse: “Ci vorrebbe una cosa tipo… la vita è bella!”. Era uno di quei titoli provvissori che ti vengono in mente all’inizio. Così ci segnammo: cercare titolo definitivo per La vita è bella…».
La produzione andò avanti. A un certo punto Roberto Benigni rilesse Se questo è un uomo di Primo Levi. L’attore/regista confessa di non ricordare più il capitolo, «ma a un certo punto lui dice di essersi messo a pensare, nel lager, che “là fuori la vita era bella e avrebbe continuato a esserlo”. Mi colpì e chiamai Cerami. Il quale mi disse che aveva appena finito di leggere I diari di Trotsky, altra tragedia, che si concludono con le parole “la vita è bella”…».

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CURIOSITÀ SU LA VITA E' BELLA<

  • La vita è bella è il film italiano che ha incassato di più al mondo: 229 milioni di dollari.
  • Ha vinto tre Premi Oscar: miglior attore protagonista a Roberto Benigni, miglior colonna sonora a Nicola Piovani e miglior film straniero.
  • Celebre è la camminata sulle spalliere e braccioli delle poltrone di Benigni per arrivare sul palco e ritirare l'Oscar, il 21 Marzo 1999.
  • Il titolo del film è un richiamo a due citazioni: "La vita è bella. Possano le generazioni future liberarla da ogni male, oppressione e violenza e goderla in tutto il suo splendore" del testamento di Lev Trotsky; e "Io pensavo che la vita fuori era bella, e sarebbe ancora stata bella, e sarebbe stato veramente un peccato lasciarsi sommergere adesso" di Primo Levi nel suo libro "Se questo è un uomo".
  • Il carro armato "premio" che appare nel film è un M4 Sherman americano che si trova nel museo Piana delle Orme di Latina.

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